Eventi
MAGGIO-GIUGNo:

15 MAGGio 2013:
Dalle 19:00 alle 21:00 SERATA INFORMATIVA seguita da SRI DI GRUPPO su:
I 5 DONI DELLA COLONNA VERTEBRALE

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27 MAGGIo 2013:
Dalle 18:45 alle 19:30
INTRODUZIONE ALL'INTEGRAZIONE SOMATO RESPIRATORIA con Eva e Silvana

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06 GIUGNO 2013:
Dalle 18:45 alle 19:30 stagione del Trasformare, dalle 19:30 alle 20:15 stagione del Risvegliare.
INTEGRAZIONE SOMATO RESPIRATORIA con Eva e Silvana

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Ciao , 

Ti è mai successo di vedere qualcuno agire o parlare in modo che ritenevi strano e dire: "Ma io non sono quel tipo di persona…"

Oppure, ti è mai successo di dire: "Non sono sicuro di questa persona, non so come sarà…"

Vedi il problema non è la persona, ma bensì il tuo ELENCO di regole o credenze su come una determinata situazione o persona deve essere…

Perché hai un elenco di regole o credenze? Per sentirti sicuro!

Nei mesi scorsi abbiamo parlato del primo dono della colonna vertebrale (Newsletter funzione) e del secondo dono della colonna vertebrele (Newsletter emozione) in questa newsletter parleremo del terzo dono: IL SENSO DEL Sé.

Il 15 maggio dalle 19:00 alle 21:00, in studio parleremo dei cinque doni della colonna vertebrale (vedi eventi).

Ma quindi che cos'è il senso del sé?

Una raccolta di ricordi selettivi e immaginati di particolari esperienze e di incontri significativi con persone e cose in passato.

Quindi, in sostanza, quello che noi consideriamo essere il nostro senso del sé, è semplicemente una costruzione mentale di regole, credenze, ricordi, e storie della nostra vita! Wow.

Il senso del sé è cosa tu immagini e cosa hai selezionato da incontri precedenti, cosa ti ricordi, cosa tu pensi sia importante, niente di più di un film che continui a guardare aggiungendoci emozioni.

Nel mondo della scienza, in particolare nella ricerca del cervello, è noto che il nostro cervello non fa distinzione tra ciò che vediamo, sentiamo, odoriamo, gustiamo e tocchiamo e ciò che immaginiamo di vedere, sentire, odorare, gustare e toccare. Le stesse aree del cervello sono attive, con la stessa intensità, se percepiamo qualcosa nel nostro mondo, o lo immaginiamo!

La mente di un maschio ha diversi comportamenti separati ed al centro c’è il vuoto. Quindi se le donne saltano da destra a sinistra, la mente maschile va al centro. Quando le donne poi chiedono “ma a cosa pensi?”, lui dice “nulla!”. Quando si discute di diverse cose in scatole separate e non si riesce a saltare da una scatola all’altra, ci si ferma a metà. Questo permette una grande attenzione e di fare una cosa per diverso tempo, senza essere disturbato dalle emozioni, questo viene fatto per proteggerci.

La mente di una donna è come degli spaghetti, tutta connessa, quello che ha fatto prima, le ricorda quello che è successo e quello che ha fatto cinque anni fa. Il cervello femminile è a proposito di avere tutto connesso e non riesce a decidere perché processa 4.000 cose in più degli uomini. Basta guardare la loro borsetta, o fare la spesa con loro…

Sviluppandosi la mente ed il sistema nervoso si sviluppa il senso del sé, formando l’Ego.

Perché si sviluppa?

Affinché possiamo congelare qualcosa nel tempo e guardarlo da angoli diversi per capire se c’é qualcosa di pericoloso (congelare un’emozione nel tempo). Perché se lo congeliamo nel tempo possiamo ignorare qualsiasi altra cosa attorno a noi e ci sentiamo sicuri. Così che tutte le cose non consistenti possiamo ignorarle e non esistono, non le vediamo, così viviamo inconsapevoli e usiamo meno energia e usiamo solo le parti inferiori del cervello per gestire la nostra vita.

Tutte le volte che diciamo “Sono questo”, “Non sono questo” c’è una strategia che contrae o rilassa i muscoli per mantenerci in una certa posizione ed in certe sensazioni.

Come si collega il tutto alla colonna vertebrale? Beh, esperienze diverse, o percezioni di nostre esperienze, creano diverse reazioni nel nostro sistema nervoso e nella nostra fisiologia. Se l'esperienza supera la nostra capacità di adattarsi e/o di integrare un'esperienza, il nostro corpo creerà di nuovo una postura di difesa.

Quando diciamo “Ho male al collo” assumiamo la postura di qualcuno che ha male al collo. Fintanto che io dobbiamo essere questo o quello, io saremo in difesa. Tanti dolori, tante frustrazioni, malattie nella nostra vita sono causate dalla differenza di regole del nostro senso del sé rispetto a noi stessi. Molte volte non ci arrabbiamo con le persone, ma con le nostre regole.

Il nostro senso del sé determina come camminiamo, come ci vestiamo, con chi passiamo il tempo, cosa è giusto o cosa è sbagliato. Il senso del sé è quello che abbiamo imparato quando avevamo 6 anni.

Il senso del sé è fittizio ed ha schemi e regole, lo creiamo in modo da essere amati ed accettati dai genitori ed è condizionato sia dai genitori che dalla cerchia di amici intimi.

Il lavoro con il Network di Analisi Spinale (NSA) e con gli Esercizi d’Integrazione Somato Respiratoria (SRI) può aiutarti a liberare energia, migliorare movimento e funzione o semplicemente per rilasciare un’emozione. La tua anatomia e la tua fisiologia attuale sono la funzione su cosa hai posto la tua attenzione, il tuo respiro e la tua energia, in passato. Se vuoi una traiettoria diversa devi cominciare a focalizzarti su cose diverse ed avere energia diversa, respiro diverso, movimento diverso e colonna vertebrale diversa.

Nel Network di Analisi Spinale (NSA) si sviluppa un‘onda che sospende i limiti attorno al senso del sé. Quindi man mano che il corpo lascia andare questi limiti di essere così o cosà, la vita si apre, il sistema immunitario cambia, la fisiologia cambia, diventi più felice, gestirai meglio lo stress e potrai essre più felice.

Quindi con il senso del sé controlli le emozioni, con un diverso senso del sé avrai emozioni diverse; l’unica ragione per cui senti quello che senti è perché il tuo senso del sé detta come tu devi sentirti.

Un esempio pratico potrebbe essere quando ci chiediamo: “Perché continua a succedermi questo?” o “Perché continuo a frequentare lo stesso tipo di uomo/donna?” o “Perché non riesco a raggiungere i miei obiettivi?”.

Dall’esterno, spesso gli altri possono capire perché le stesse cose continuano a succederci; ma noi non lo vediamo. Perché? A meno che non impariamo un nuovo modo di essere, sarà molto difficile utilizzare solo il pensiero positivo per superare i nostri punti ciechi. E le emozioni? E i nostri schemi di pensiero? E le regole che abbiamo per la vita? E le storie che abbiamo della nostra vita?

Le regole, le limitazioni e le credenze sono ancorate nella fisiologia della colonna vertebrale e della postura.

La nostra fisiologia attuale è la funzione su cosa abbiamo posato la nostra attenzione, il nostro respiro e la nostra energia in passato. Se vogliamo cambiare, dobbiamo cambiare la nostra postura. Se vogliamo cambiare la nostra postura, dobbiamo anche essere pronti a cambiare il nostro senso del sé e orientarci verso nuovi pensieri, nuove emozioni, nuovi comportamenti e nuove opportunità nella vita.

Siccome la nostra vita è fondamentalmente una storia, perché non scegliere una storia che ci piace?

Come sarebbe se lo stress invece di infastidirci, ci aiuterebbe a riorganizzarci, a smuovere le nostre tensioni e ci aiuterebbe a fare scelte consapevoli e cambiare comportamento?

La nostra colonna vertebrale ci indica verso quale trasformazione dobbiamo andare per ritrovare benessere e felicità. Con il Metodo Network, man mano che la colonna vertebrale si rilassa e non deve più proteggere se stessa, possiamo fare scelte più salutari.

Il Network di Analisi Spinale (NSA) ci aiuta a cambiare la nostra struttura e il nostro comportamento, mentre gli Esercizi d’Integrazione Somato Respiratoria (SRI) ci aiutano a cambiare la nostra struttura e la nostra percezione.

“Se vogliamo essere felici possiamo esserlo adesso, perché la chiave della felicità è nascosta dentro di noi. Essa non dipende dagli avvenimenti che ci capitano, ma dal modo in cui li percepiamo e li affrontiamo.” Anthony De Mello

Vivere in armonia con il nostro corpo e la mente, con una colonna vertebrale ed un sistema nervoso sani, ci permette di esprimere il nostro potenziale innato al meglio… per noi stessi e nelle relazioni con gli altri.